Il progetto è nato un giorno di inizio primavera del 2014.
Il pomeriggio, ero solito recarmi in una piccola osteria di Barga (LU), luogo storicamente fucina di creatività (in vino veritas).
In quel luogo, potevi imbatterti nel geniale pittore, nell’elettricista illuminato, nella cantante raffinata, nel chitarrista funambolico, nell’oste delle fiabe; se eri particolarmente fortunato, potevi trovarti a bere con il leggendario moltiplicatore di funghi..ecc..ecc…
Io guardavo e ammiravo queste persone, così diverse tra di loro ma unite da una loro particolare virtù.
Un giorno che passeggiavo adiacente all’osteria con una vecchia polaroid a soffietto tra le mani, trovai dinanzi a me Keane, l’artista! Stava al telefono e la sua figura era baciata da una luce magnifica. (Il tempo si era appena rimesso da un corposo temporale primaverile, l’orologio indicava le 18 del pomeriggio).
Lì, nacque l’idea.
Avevo caricato la macchina con una rara pellicola fujifilm in bianco e nero.
Gli scattai una fotografia.
La resa fotografica di questa immagine mi lasciò di sasso, e mi diede l’input per realizzare ciò che elaboravo, inconsapevolmente, da tempo:
Fotografare queste persone che tanto ammiravo, in una immagine lontana dal digitale, vicina allo scorrere del tempo dell’osteria: lento, paziente, un po’ nostalgico.
Ogni giorno un personaggio, alla stessa ora, nello stesso posto.
Continuai per circa 3 mesi.
Per 2 anni le immagini sono rimaste in un cassetto, fin quando, un giorno, hanno trovato la loro casa in questo rettangolo meraviglioso che parla di vite, di chiacchiericcio e di un gotto di vino lì di fianco.
Stefano.