Dietro le idee
date » 26-02-2021 12:44
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Immaginatevi di ascoltare in solitudine una canzone per voi emozionante. Uno di quei pezzi che ti fa dire: "l'ha scritta per me", "parla di me, della mia vita".
E allora vi troverete a piangere o ridere. Forse vi guarderete attorno: che nessuno mi abbia visto! - penserete.
Delle immagini si materializzeranno nella vostra mente. Forse visioni future; probabilmente ricordi.
La vostra vita più intima, riservata e taciuta.
Ebbene, è un po' così che nascono certe mie fotografie: ascoltando i ricordi, nei ricordi di una canzone, di una poesia, di una prosa e così via...
A volte sono questi elementi a portarmi in un luogo, altre volte è il contrario.
Ecco perché sono sempre da solo: per ascoltare. E poi, per provare a dare una forma alla densità di questi incontri. Non per dovere, ma per necessità.
In fin dei conti, abbiamo tutti lo stesso scopo: il cantautore canta (e ci canta), il poeta si racconta (e ci racconta). Certamente, niente esiste se non è da qualcuno condiviso e percepito come qualcosa di sé. Che già sentiva, ma non trovava le parole.
Vi allego alcune fotografie del progetto "Giorni": un prima e un dopo.
Ho individuato il il luogo. Ora faccio delle prove, vediamo che succede.L'immagine finale: Giorni
© Stefano TommasiAscolto Keaton HensonNasce la fotografia dalla musica nella testa.
Senza titolo -
© Stefano Tommasi